Emicrania e Stroke
L’emicrania, specie quella con aura, è tra i fattori di rischio per stroke.
Si vanno sempre più accumulando i lavori che escludono, però, nell’emicrania un aumento dell’aterosclerosi.
Sarebbe l’ipercoagulabilità l’anello che lega emicrania (con aura) e stroke: l’ischemia indotta da microemboli provoca cortical spreading depression negli emicranici e TIA negli altri.
Vi sono molte evidenze di un legame dell’emicrania con aura ad un aumentato livello di estrogeni (pillola anticoncezionale, gravidanza), trombocitosi ed eritrocitosi, al fattore di von Willebrand, al fibrinogeno, a micro particelle endoteliali.
In molti stroke giovanili l’emicrania con aura è associata ad uno stato trombofilico.
Nel caso di soggetti con emicrania con aura che abbiano una storia personale o familiare di trombosi e alla RMN focolai ischemici micro vascolari o aree di stroke è indispensabile una valutazione per ipercoagulabilità. Se vi sia solo emicrania con aura vanno considerati i markers di attivazione endoteliale come ad esempio fattore di von Willebrand, PCR, fibrinogeno. E’ anche raccomandata negli emicranici con aura una corretta gestione degli altri fattori di rischio per stroke; non vi sono prove dell’efficacia di agenti antitrombotici e anche la chiusura del forame ovale pervio non è routinariamente raccomandata.
Negli ultimi anni va comparendo qualche studio che associa la comparsa di ictus ischemico alla frequenza di attacchi emicranici , specie nell’emicrania con aura; in tal senso la terapia di profilassi, magari con un antipertensivo (aceinibitore, sartano, beta-bloccante), potrebbe costituire la scelta migliore.
